Ricerca

A spasso (anche digitale) nel mondo antico a Canosa

È stata questa la bella esperienza vissuta il 13 marzo dalle classi 1G e 1L

Utente Raffaele Maniello

da Raffaele Maniello

Docente

0

A spasso (anche digitale) nel mondo antico: la 1G e la 1L a Canosa.

Camminare per Canosa fra musei e ipogei, fra presente e passato. È stata questa la bella esperienza vissuta il 13 marzo dalle classi 1G e 1L della scuola secondaria di primo grado “P.N. Vaccina” che, accompagnati da un gruppo di docenti, hanno trascorso una intensa mattinata visitando in primo luogo il Museo Archeologico Nazionale, che custodisce reperti del mondo antico (a partire dall’Età del Bronzo), tutti provenienti dal territorio di Canosa. Gioelli, armi, utensili, piccole ceramiche e spettacolari vasi e crateri di vario genere, forma e dimensioni, tutti magistralmente lavorati e dipinti, fra i quali bisogna menzionare quelli originali di Canosa, riconoscibili dalla ricca policromia; in particolare, dai colori rosa, rosso, turchino e giallo.  A rendere ancora più avvincente e completo il viaggio nel passato, una coinvolgente e spettacolare installazione didattica di video mapping e realtà aumentata: grazie all’uso delle più avanzate tecnologie digitali, è possibile vedere, toccare e ascoltare la storia della città, la visita al museo, la spiegazione e gli approfondimenti su diversi reperti conservati nel museo.

Dopo il museo, è stata la volta di tre fra gli ipogei più importanti della città: Lagrasta, Varrese e “del Cerbero”, quest’ultimo con una installazione di realtà aumentata. In questi tre ambienti funerari del mondo antico – gli ipogei sono tombe a camera cavate, nel caso di Canosa, nella roccia di tufo –  i ragazzi hanno fatto un ulteriore immersione nella vita quotidiana e nella mentalità religiosa delle grandi e potenti famiglie di un lontano passato, anche grazie alle due bravi guide che hanno illustrato con competenza, chiarezza e semplicità i luoghi e le testimonianze del passato; sempre pronte, inoltre, a soddisfare la curiosità dei ragazzi rispondendo alle loro innumerevoli domande.

Dopo aver camminato molto per le vie della città, nel presente e nel passato, la stanchezza…non c’era, c’erano invece l’energia e la curiosità di quando si è arrivati.